La Mela Reintegrata è un’opera realizzata da Michelangelo Pistoletto per la città di Milano, presentata in occasione dell’apertura dell’Expo nel maggio del 2015. È stato ora definitivamente donata alla città di Milano e spostata in un punto cardine e di grande valore simbolico: piazza Duca D’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale.
“Un’opera simbolica che si apre al mondo, così come la stazione ferroviaria, anche simbolicamente, apre la città al mondo” – Michelangelo Pistoletto.
L’opera: com’è fatta
La Mela Reintegrata è un’opera di notevoli dimensioni: circa otto metri di altezza, per otto metri di diametro. È costituita da una struttura di metallo, con un morso sulla sommità, reintegrato attraverso una cucitura di metallo.
Inizialmente la mela era ricoperta da un manto verde di erba naturale.
Sempre nella sua prima locazione, la mela era posta al centro del simbolo del Terzo Paradiso, realizzato con più di 150 balle di paglia. Il Terzo Paradiso è una rivisitazione del segno matematico dell’infinito. Secondo Pistoletto il simbolo è la rappresentazione grafica della fusione tra il paradiso naturale e il paradiso artificiale.
La Mela Reintegrata: il significato dell’opera
“Il simbolo della Mela attraversa tutta la storia che abbiamo alle spalle, partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla natura e l’origine del mondo artificiale. La Mela Reintegrata rappresenta l’entrata in una nuova era, nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono generando nella società un equilibrio esteso a dimensione planetaria.
Il simbolo della Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio. La mela significa natura; il morso della mela significa artificio, così come lo vediamo utilizzato in un marchio di computer mondialmente diffuso posto ad emblema della tecnologia che sostituisce integralmente la natura.
Con la Mela Reintegrata l’artificio assume il compito di ricucire la parte asportata dal morso e ricongiungere l’umanità alla natura, anziché continuare ad allontanarla da essa” – Michelangelo Pistoletto.
La Mela Reintegrata – Presentazione all’apertura dell’Expo
L’opera in questione è a Milano già da diversi anni. Da sette anni per la precisione, da quando, nel 2015 è stata presentata durante l’apertura dell’Expo.
L’opera fu presentata il 3 maggio del 2015, durante l’inaugurazione di “Via Lattea”. La sua prima collocazione era il cuore della città di Milano: la Piazza del Duomo. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra la fondazione Pistoletto e il FAI (Fondo Ambiente Italiano), con il patrocinio del Comune di Milano e dell’Expo 2015.
La Via Lattea, che ha integrato la Mela del Pistoletto, è un progetto realizzato dal FAI in occasione dell’Expo di Milano. Si tratta di un itinerario attraverso la “Via del Latte”, letteralmente. Per far conoscere al mondo la produzione agricola italiana e per riconnettere Milano con a natura e la campagna circostante.
La Mela del Pistoletto: la sua nuova collocazione
Sono passati sette anni dalla presentazione della Mela Reintegrata del Pistoletto e da quei giorni in cui tutto il mondo convergeva a Milano in occasione dell’Expo 2015.
Dopo sette anni la Mela del Pistoletto trova una nuova collocazione e una ragione completamente nuova di esistere. La Mela è stata ufficialmente e definitivamente donata alla città di Milano.
Quest’ultima ha deciso di affidargli il compito di accogliere i visitatori che arrivano in città. La sua nuova collocazione, infatti, è Piazza Duca D’Aosta, proprio davanti la Stazione Centrale.