Queste qualificazioni agli europei stanno andando alla grande per la Nazionale italiana, eppure quando abbiamo visto la nazionale scendere in campo contro la Grecia, il 12 Ottobre, siamo rimasti senza parole. Gli azzurri sono diventati verdi. L’Italia è scesa in campo con la terza divisa ufficiale, quella che prende il nome di maglia Rinascimento. Ci sono sicuramente schieramenti che vedono contrapposti chi la ama e chi la odia. Fatto sta che la terza maglia della nazionale italiana, la maglia Rinascimento, è molto più di una semplice divisa. Scopriamone tutti i segreti.
Il trend di queste stagioni
La nazionale italiana non è la prima a rivedere completamente il proprio look. Tutt’altro, stiamo solo seguendo un trend che ha travolto diverse squadre nel mondo. L’estate 2019 ha visto l’arrivo di molte nuove incredibili divise, come quelle dell’Arsenal che annunciano il clamoroso ritorno all’Adidas.
Maglie innovative ma non bizzarre e stravaganti, con una storia da raccontare, evitando i fastidiosi copia e incolla delle passate stagioni. Il concetto di questo nuovo trend è semplice: realizzare qualcosa di mai visto prima d’ora ma che racchiude in sé la storia della squadra.
La maglia Rinascimento
È arrivato il nuovo kit di Puma creato appositamente per la nazionale italiana che ci ha lasciati senza parole. Ovviamente a sbalordire è il colore: il verde. Nonostante l’amaro lasciato in bocca nel vedere scendere in campo gli azzurri non più azzurri, il verde ha un suo significato ben preciso.
Ma il nuovo kit di Puma è molto di più. È una serie completa ispirata al Rinascimento, al passato, al presente e al futuro, alla storia non solo della nazionale di calcio ma di tutta l’Italia.
La collezione comprende tre t-shirt, una polo, una felpa, i pantaloni, un pallone, una sciarpa e un cappellino, tutti con lo stesso motivo, tutti rigorosamente verdi.
Un Rinascimento verde e oro
Veniamo ora al motivo cromatico della nuova terza maglia della nazionale, che è ciò che maggiormente colpisce al primo sguardo e a un occhio meno attento. Non molti ricorderanno che, nel 1954, l’Italia scese in campo a Roma in un’amichevole contro l’Argentina, proprio con una maglia color verde.
Da quella partita in poi il verde non venne più riutilizzato per la nazionale maggiore, che decise di adottare il colore azzurro. Ma il verde rimase il colore in casa della nazionale giovanile.
Puma con la maglia Rinascimento vuole non solo rievocare eventi storici, ma soprattutto celebrare i giovani, il futuro del calcio italiano. E non è un caso, quindi, essere scesi in campo con la maglia color verde, dato che nell’attuale nazionale maggiore più della metà dei calciatori ha meno di 25 anni.
Ma il verde ha ancora altre sfaccettature, come dicevamo è una rievocazione storica. E a tornare dal passato non è solo l’amichevole del 1954, ma un intero periodo storico: il Rinascimento. Il contrasto tra oro e verde è un motivo rinascimentale. Il Rinascimento fu una rinascita, ma non soltanto quella vista in uno dei periodi più importanti nella storia italiana, ma anche quello che sta vivendo proprio in questo momento la nostra nazionale. Un augurio per una rinascita rosea e prosperosa.
Risonanza europea
In attesa di questi europei la maglia Rinascimento ha già ottenuto un grande obiettivo. Tutti ne hanno parlato, ogni nazione si è soffermata ad ammirare la nuova maglia della nazionale italiana. Ma, dopo la presentazione alla partita contro la Grecia, la maglia Rinascimento sarà ora la home dei prossimi mesi, per poi tornare al classico azzurro in vista degli europei. Dopodiché la divisa verde sarà la terza maglia.
Per quanto riguarda la grafica, i colori e tutta la storia che si nasconde dietro la maglia Rinascimento siano profondi e accuratamente studiati, nessuno vuole davvero abbandonare l’azzurro. Ma è giusto l’attaccamento al colore tanto più che al significato che si nasconde dietro di esso? Anche spiegate le motivazioni del colore verde nessuno ha chiesto quale fosse, allora, quello dell’azzurro.
Resta comunque il fatto che la maglia Rinascimento è bella, articolata e ricca di significato e anche se sarà relegata semplicemente a terza maglia racconta un pezzo di storia italiana culturale e calcistica e questa è, senza dubbio, la cosa più importante.