Oggi parliamo del logo di uno dei brand più famosi e iconici di sempre: il re del lungometraggio animato, Disney. Scopriamo insieme la storia del logo Disney, dalla magia alla realtà.
1923: l’inizio della storia
“Quando la fantasia incontra la realtà nasce qualcosa di magico”.
E magico deve essere anche il suo logo, come magiche erano le storie raccontate nei suoi film. Disney incanta generazioni e generazioni di bambini, da quasi un secolo. Era il 1923 quando questa storia è incominciata.
L’azienda viene fondata nel 1923, da Walt Disney insieme al fratello Roy Oliver Disney. All’inizio era un piccolo studio d’animazione, oggi è il più grande conglomerato mediatico, con tanto di canali televisivi personali, parchi divertimento a tema e resort, produzione di Dvd e, addirittura, un’associazione per la conservazione delle specie.
Nel 1928 lanciò la serie animata Mickey Mouse, con la quale ottenne un discreto successo al livello mondiale, da lì la scalata all’apice del successo fu esponenziale.
Nel 1937 lo studio entrò, anche, nel mondo dei lungometraggi animati, presentando il primo dei suoi grandi classici: Biancaneve e i sette nani.
Il primo logo Disney
Nonostante lo studio nacque nel 1923, il primo vero logo Disney venne presentato solamente nel 1937, proprio in concomitanza con il primo film animato.
Il logo era molto semplice. Era semplicemente il nome del fondatore “Walt Disney”. Le teorie sulla sua realizzazione, tuttavia, sono molte.
Si dice, e a dirlo era anche Walt Disney stesso, che fosse stato lui stesso a realizzare il logo, anni prima fondazione dello studio.
Prima di fondare il suo studio, infatti, Walt Disney ha lavorato in un’agenzia pubblicitaria come designer. Lì ha potuto formarsi artisticamente, fino a diventare un fumettista.
Ma in principio era un designer e come tale, in gioventù, cercava di rendere la sua firma bellissima, armoniosa e perfetta.
È davvero la firma di Walt Disney?
È così quindi? Quella che appare in tutti i cortometraggi e lungometraggi, nei parchi a tema, nei resort, nei canali televisivi, in ogni prodotto di consumo, è la vera firma di Walt Disney?
In realtà si dice che la vera firma del fondatore non sia quella. Si è partiti dal modello della sua firma per poi modificarla e adattarla allo scopo. C’è chi sostiene che non sia stato nemmeno Walt Disney stesso a creare il logo, ma un team di designer che lavoravano per lo studio d’animazione.
Che la firma sia stata modificata e adattata, però, sembra non vi siano dubbi. La W e la D scritte in maiuscolo, e la I e la Y di Disney, infatti, sono attorcigliate, per richiamare visivamente le orecchie e la coda di un topo. In onore del primo, principale e più importante personaggio creato dalla matita di Walt, ovviamente: Topolino.
Cambio logo
Il primo logo, così semplice e stilizzato, è stato modificato leggermente solo 1979, dopo una piccolissima modifica apportata nel 1948.
Quella del 1979 fu una modifica abbastanza importante, perché si utilizzava un carattere tipografico liscio e omogeneo. La precedente versione, invece, sembrava scritta a mano.
Inoltre, nel 1979, al nome Walt Disney, si aggiunge Production, scritto in basso. Production divenne, poi, Pictures, nel 1983.
Il logo rimase lo stesso, poi fino al 1985, quando si aggiunse alla scritta il castello. Per la prima volta il logo Disney aveva anche una grafica, la quale venne modificata, poi, un paio di volte, fino ad oggi.
Il castello del logo Disney
E concludiamo parlando proprio della parte grafica del logo Disney. Il castello, che appare sin dalla metà degli anni ’80. È lo stesso castello che vediamo svettare maestoso nei parchi a tema, come Disneyland Paris.
Il marchio principale appare con il castello bianco su sfondo blu. Ma la vera particolarità del castello è la sua mutabilità. Esso, infatti, cambia e si adatta, nella forma e nel colore, a seconda del cartone animato dove appare.