Le malattie debilitano il corpo e la mente. E più la mente è stanca meno il corpo è in grado di guarire. Perciò l’uso di terapie alternative, che curano la psiche prima del fisico, si diffondono sempre di più e risultano essere sempre più importanti ed essenziali, soprattutto se i pazienti in questione sono bambini. Tra queste speciali cure vi è anche l’arteterapia e così l’arte entra negli ospedali pediatrici, per riportare il sorriso e la speranza.
Che cos’è l’arteterapia
L’arteterapia è una cura alternativa nota sin dai tempi antichi. Se ne riconoscono gli incredibili benefici sulla mente e di conseguenza sul corpo. In particolar modo l’arteterapia dedicata ai bambini si propone non solo di contornarci la vita di bellezza e opere d’arte ma anche di viverla in prima persona. I bambini mentre creano con le proprie mani sviluppano un maggiore benessere psico-fisico e regolano il proprio equilibrio emozionale.
L’arteterapia, in realtà, si rivolge a tutti i bambini, non solo a quelli con problemi o malattie. Tutti i bambini hanno bisogno di un po’ d’arte nella propria vita, affrontandola spontaneamente come fosse un gioco. Particolare rilievo ha l’arte terapia rivolta ai bambini con disturbi comportamentali, nei bambini autistici o con sindrome di down o in quelli che hanno subito un trauma.
Ma ultimamente l’arteterapia è esplosa anche in uno dei settori medici più delicati, soprattutto se si tratta a livello pediatrico: l’oncologia. I bambini che combattono contro il demone del cancro troveranno un incredibile sollievo nell’arteterapia. Riusciranno a dominare le proprie emozioni dandogli una forma concreta, esorcizzando i demoni interiori trasformandoli in arte.
L’arteterapia negli ospedali pediatrici
A tal proposito non è insolito camminare tra i reparti pediatrici e vedere mura, macchinari e quant’altro ricoperti di piccoli o grandi attacchi d’arte. Ma sappiamo cosa si nasconde dietro a dei semplici murales?
Molti ospedali, in Italia e nel mondo, si sono avvalsi della collaborazione di associazioni e di artisti, non solo amatoriali, ma veri professionisti, per colorare le proprie corsie e permettere ai bambini di respirare l’aria di un museo d’arte o di una casa accogliente e non di una clinica ospedaliera.
Gli ospedali pediatrici di Ospedali Dipinti
Una delle associazioni più importanti che si occupa di arteterapia in Italia è Ospedali Dipinti. L’associazione ha colorato il Policlinico Gemelli di Roma, realizzando un giardino incantato nella sala giochi, ma non solo. I piccoli pazienti che devono affrontare la radio terapia si ritroveranno ad esplorare diversi scenari tra storia e natura grazie alle opere di Silvio Irilli. I bunker per la radioterapia sono diventati un sottomarino, l’interno del Colosseo, l’Aventino e Villa Adriana. Inoltre Silvio Irilli ha donato anche una mascotte speciale ai piccoli pazienti del Gemelli: la tartaruga Tarta.
Ovviamente l’ospedale pediatrico romano non è l’unico progetto di Ospedali Dipinti, le loro opere sono ammirabili dai pazienti dell’Ospedale di Novara, del Regina Margherita di Torino, del Vito Fazzi di Lecce, nonché dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Fatebenefratelli di Milano
Sempre a Milano il Fatebenefratelli è stato trasformato in un museo d’arte contemporanea, grazie alla volontà del primario di pediatria, Luca Bernardo. Il reparto è esploso di colori, grazie alle stanze dipinte da artisti come Lia Bosch, Irene Balia, Elio Fiorucci, Matteo Guarnaccia, ecc. I mobili, inoltre, sono stati donati da Habitare e le sedie da Kartell.
Non sono solo ospedali, ma musei, case, scuole, lezioni d’arte contemporanea, perché i bambini devono restare bambini anche nei momenti più difficili. L’arte entra negli ospedali pediatrici perché vuole essere un conforto, una terapia, vuole strappare un sorriso e augurare una pronta guarigione.