Se lavorate nel settore della grafica o del web design saprete sicuramente che progettare layout flessibili non è più un’opzione, ma piuttosto una necessità. Un esempio pratico è il sito di una testata giornalistica online: grazie ad un layout flessibile, gli articoli, le immagini e i menu di navigazione si adattano perfettamente a qualsiasi dispositivo, offrendo un’esperienza di lettura ottimale sia su desktop che su mobile. Gli utenti accedono ai siti da dispositivi con schermi di dimensioni diverse, e un design rigido non è più sufficiente. Ecco perché strumenti come CSS Grid, ma anche Flexbox, sono essenziali per ogni web designer. In questo articolo, approfondiremo l’uso di CSS Grid, evidenziando vantaggi e best practices per realizzare layout moderni ed efficienti.
Cosa sono i Layout Flessibili?
Vediamo anzitutto cosa sono i layout flessibili per tutti coloro che stanno leggendo e non sono del settore. Si tratta di layout dinamici che si adattano alle dimensioni dello schermo e ai contenuti. Obiettivo: garantire un’esperienza utente ottimale.
Nella nostra intro vi abbiamo parlato di CSS Grid, che vedremo nei prossimi paragrafi in maniera più approfondita, e Flexbox. Il primo è perfetto per i layout bidimensionali e offre un controllo avanzato sulle disposizione degli elementi. Il secondo è più adatto alla gestione di singole righe o colonne.
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Come vedremo nei prossimi paragrafi le due soluzioni non sono intercambiabili (e vedremo anche perché). Studiamo intanto CSS Grid e le sue potenzialità.
CSS Grid: Cos’è e Perché Usarlo
Per creare layout flessibili e responsive si può appunto utilizzare CSS Grid, ovvero un sistema di layout bidimensionale che permette di posizionare gli elementi su una griglia.
In passato, i layout venivano costruiti utilizzando `float` o tabelle HTML. Metodi che richiedevano più markup e soluzioni complesse per ottenere risultati flessibili. Con CSS Grid, invece, è possibile gestire righe e colonne in modo più intuitivo e potente, riducendo la complessità del codice e migliorando la scalabilità del design.
Se ve lo state chiedendo, Flexbox, invece, organizza gli elementi in una sola direzione (orizzontale o verticale). Con Grid potete gestire contemporaneamente righe e colonne. Ecco quindi perché è più vantaggioso, oltre al fatto che riduce il codice HTML e permette un posizionamento preciso degli elementi senza dover modificare il markup.
Layout Flessibili: quando usare CSS Grid oppure Flexbox?
Come vi abbiamo anticipato, la domanda che molti designer si fanno è “Ma CSS Grid e Flexbox sono intercambiabili?”. La risposta è no, perché in realtà questi due strumenti si integrano a vicenda, si completano.
Un caso pratico in cui si combinano è la creazione di una dashboard: CSS Grid può essere usato per definire la struttura principale (sidebar, contenuto principale, intestazione e piè di pagina), mentre Flexbox è utile all’interno dei singoli componenti per allinearli in modo flessibile.
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In pratica, ognuno di questi strumenti ha il suo scopo. Se utilizzati insieme per creare layout flessibili con caratteristiche eterogenee allora si riesce a garantire una disposizione armoniosa degli elementi spingendo gli utenti da interagire e fruire il sito su ogni dispositivo a loro disposizione.
L’importanza dei Layout Flessibili (e degli strumenti giusti)
Come abbiamo visto, creare siti con layout flessibili utilizzando strumenti come Flexbox e CSS Grid è fondamentale per garantire un design responsivo e adattabile a qualsiasi dispositivo.
Questi strumenti permettono di gestire in modo preciso e dinamico la disposizione degli elementi sulla pagina, migliorando l’esperienza utente su schermi di diverse dimensioni. Non solo. Per i professionisti del settore, questi strumenti semplificano la creazione di layout più complessi e velocizzano il processo di sviluppo, riducendo la necessità di soluzioni complicate o interventi manuali. Affidarsi a questi strumenti consente di lavorare in modo più efficiente, risparmiando tempo senza sacrificare la qualità.