Chi non è del mestiere, spesso, non si accorge che in grafica vengono utilizzati più font contemporaneamente. Per accostarli affinché non stonino fra loro, però, è necessario comprendere alcune regole e adottare accorgimenti. Ecco quindi qualche consiglio per non sbagliare e rendere il lavoro omogeneo e piacevole, tenendo presente che usare più font in uno stesso progetto comporta anche alcuni rischi.
Regole generali
Create prima di tutto una gerarchia visiva. Decidete nel progetto cosa va letto prima e cosa dopo, stile e dimensioni verranno da sé. L’occhio infatti è attirato dai caratteri più grandi e dai font più particolari.
Non utilizzate però troppi font insieme: anche se ben scelti, troppi rischiano di creare confusione. Due o tre caratteri differenti sono sufficienti a creare un lavoro che attiri l’attenzione senza produrre conflitti visivi. Attenzione a cercare stili che per forme, altezza e spaziatura, non siano troppo distanti.
Come usare più font insieme
Per non sbagliare, utilizzate pure più font di una stessa famiglia. Variare peso e larghezza dei caratteri nello stesso progetto, mantenendo la famiglia del font, permette di avere un lavoro variegato ma non caotico. In questo modo potrete avere una grafica piacevole ma non monotona, senza correre il rischio di sbagliare.
Se volete osare un po’ di più allora accostate font serif e sans serif. Fate attenzione però a quale font usate per ciascun testo. Generalmente infatti i font sans serif sono più adatti a mettere in evidenza titoli o slogan, perché rendono meglio in corpo grande. Mentre per una maggiore leggibilità è bene utilizzare nel testo del paragrafo un carattere serif.
Per aiutarsi ci si può basare sul periodo storico, una buona conoscenze della storia della grafica e dell’invenzione dei font può aiutare. Font creati nello stesso periodo facilmente sono già stati usati insieme perché hanno caratteristiche simili ispirate dalla moda del tempo.
Cercate font che in qualche modo si completino e che rispecchino il tono del progetto. Non devono essere però neanche troppo simili, perché in questo caso all’occhio sembrerebbe quasi un errore. La chiave è creare contrasto, sia di grandezza da applicare su titoli e testi importanti, sia di peso. Via libera quindi all’uso di corsivi e grassetti.
Potete anche utilizzare i colori per aumentare la leggibilità e l’importanza di un font. I colori possono rafforzare la gerarchia del progetto o addirittura annullarla.
Fate molta pratica, provate combinazioni e cercate di capire cosa funziona e cosa no, createvi uno schema con le vostre preferenze e provate a proporre i vostri abbinamenti agli amici per capire la reazione di chi è un semplice fruitore. Osservate il lavoro degli altri e lasciatevi ispirare, questo è il metodo migliore per fare esperienza e usare più font insieme.
Alcuni esempi e un libro
Ecco quindi un elenco di abbinamenti tra font ben riusciti: Helvetica Bold e Garamond: l’Helvetica è il font più semplice e versatile che esista, utilizzato molto in pubblicità, mentre il Garamond è utilizzato sopratutto per la carta stampata, per esempio per i libri, essendo un font molto leggibile. Georgia e Verdana o Times New Roman e Calibri sono abbinamenti facili da realizzare a computer perché sempre presenti nei programmi di grafica. Un’altra abbinata vincente è il Franklin Gothic e il Baskerville che insieme creano un effetto elegante e fine senza essere banale.
Come consiglio finale: il libro Sei Proprio il Mio Typo di Simon Garfield, che parla della storia dei font e di come spesso sono in grado di veicolare le emozioni.