Abbiamo già detto di quanto sia irrazionale ed emotiva la scelta di un prodotto rispetto che un altro da parte di un cliente. È il neuromarketing, la scienza che ha provato a spiegare cosa scatta nella mente umana nel momento di scegliere quale prodotto acquistare. Uno strumento che, di conseguenza, è servito alle aziende per realizzare strategie di marketing emotive e coinvolgenti. Adesso, alla luce di ciò, possiamo facilmente intuire quanto importante sia il packaging di un prodotto.
Se razionalmente non si giudica un libro dalla copertina, emotivamente, in realtà, è proprio così che si comporta il nostro cervello. Ed è così che “il vestito del prodotto” diventa una delle caratteristiche più importanti di esso e studiarne un design perfetto e coinvolgente è essenziale.
Attirare l’attenzione dei consumatori con il packaging
Una scelta azzeccata nel design del packaging indubbiamente attira l’attenzione dei consumatori e da un discreto vantaggio rispetto agli altri prodotti simili.
Una confezione ben fatta, infatti, stimola l’attenzione dei consumatori e lo fa inconsciamente, scaturendo quelle reazioni emotive di cui parla il neuromarketing. Ciò che intendiamo, per esempio, è la scelta irrazionale che ricade sui prodotti dalle confezioni particolari, con forme inusuali o colori sgargianti. Ma anche la forza istintiva incomprensibile che ci spinge a toccare la confezione di un prodotto, a valutarne il peso, a sentirne la consistenza e a passare le dite sulla texture.
Tutto ciò crea reazioni inconsce che porteranno il consumatore a scegliere un prodotto anziché un altro. Quindi, se anche la copertina non fa il libro, stiamo pur certi che il packaging fa la differenza, sempre, senza che i consumatori nemmeno se ne rendano conto.
L’apparenza conta
“Si, la forma è tutto” – Oscar Wilde
Inutile mentire o impelagarci in lunghissimi discorsi filosofi sull’importanza di razionalizzare e di non lasciarsi trascinare dalla prima impressione. È proprio quella in realtà quella che conta, l’apparenza. E nel mondo del marketing l’apparenza e la prima impressione è rappresentata dal packaging.
Il packaging inizialmente è nato, senza dubbio, per la sua funzionalità. Dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene, un prodotto aveva senza dubbio bisogno di una confezione. Ma con il tempo la concorrenza è aumentata ed è diventata spietata in ogni settore. Così oggi, il packaging non deve più essere solamente funzionale, deve essere bello, attrattivo e di design.
Ovviamente il tutto deve essere accompagnato dall’informazione, compito una volta svolto dalla sola etichetta, che ora è affidato all’intero imballaggio. Per esempio si può dare grande risalto alla provenienza o al tipo d’allevamento. Il packaging delle “uova di galline allevate a terra” è per lo più cartone riciclato, attento alla natura e agli animali, il tutto per attirare un certo tipo di clientela.
Packaging design
E così la funzionalità non basta e dietro all’imballaggio di un prodotto si nascondono studi psicologici e grafiche elaborate. È come disegnare la copertina di un libro o scrivere il titolo di un film. È la presentazione quella che conta. Il biglietto da visita di un prodotto.
Ed ecco perché il design e la grafica giocano ora un ruolo fondamentale nel packaging. Si parte dallo studio della forma, che non deve essere solamente consona al prodotto che contiene, ma deve essere anche elegante e accattivante. Passando, poi, per il lettering, i colori e le immagini. Per finire con il materiale, che nel mondo odierno sempre attento e guardingo, gioca, anch’esso, un ruolo fondamentale. Deve essere piacevole al tatto, oltre che alla vista, e sempre consono con le ideologie dell’azienda, per esempio, con un packaging realizzato da materiale riciclato.