Milton Glaser non è un graphic designer qualsiasi, impossibile dimenticarlo. A ridisegnato il volto del mondo. Le sue opere, una in particolare è entrata così a fondo nella cultura popolare che è difficile credere che sia stata frutto di un uomo e che, invece, non sia sempre esistita così semplicemente, come il cielo e il mare, la terra e il vento.

Ci lascia uno dei più grandi graphic designer della storia, Milton Glaser, papà del famoso logo “I love NY”. È morto all’età di 91 anni, il più celebrato graphic designer degli Stati Uniti d’America, lasciandoci la sua memoria indelebile.

Chi era Milton Glaser

Milton Glaser, classe 1929, a New York, dove studiò, visse e morì, il 26 Giugno scorso, nel giorno del suo compleanno.

Crebbe nel condominio newyorkese chiamato United Workers Cooperative Colony, conosciuto come Coops, con genitori ungheresi e ebrei. Il condominio era una vera e propria rocca forte comunista, dove gli anziani insegnano la politica ai giovani. Il contesto nel quale è cresciuto a forviato molto la sua concezione dell’intera New York di quegli anni.

Milton Glaser
Milton Glaser, papà del logo I love NY

Senza essere troppo esibizionisti, il carattere di New York è così intrinsecamente ebraico. Quell’attitudine verso la vita, verso il cibo, verso la musica, verso la ricerca intellettuale”.

Studiò alla Cooper Union di New York, per poi arrivare in Italia, grazie a una borsa di studio, nel 1951. Qui studiò all’Accademia delle Belle Arti di Bologna ed ebbe l’occasione di conoscere Giorgio Morandi.

Finiti gli studi tornò in America e fondò i Push Pin Studios, assieme a Seymour Chwast e Edward Sorel.

Nel 1974 fondò il suo studio, il Milton Glaser. Inc, nel 1983 fondò il WEMG.

Morì il giorno del suo 91esimo compleanno, a seguito di un’insufficienza renale, come conseguenza di un ictus, che lo ha colpito mentre si trovava nella sua casa di Manhattan.

Le opere di Milton Glaser

L’esperienza italiana nel corso della sua formazione professionale lo influenzò molto. Era così ammaliato dai grandi artisti italiani, primo fra tutti Piero della Francesca. Proprio nel corso del quinto centenario della morte di Piero della Francesca Milton Glaser espose in Italia, ad Arezzo e a Milano, una serie di acquarelli dedicati al pittore.

Milton Glaser
Poster di Bob Dylan

Non c’è nessuno come Piero: è unico. Siamo di fronte a un’intelligenza sublime. Niente di Piero può essere alterato o mutato. È inevitabile come se ce lo avesse dato la natura”.

Negli anni ’70 collaborò, sempre in Italia, con Campari Soda e con l’azienda Olivetti, realizzando per loro manifesti pubblicitari di successo. Realizzò la campagna pubblicitaria per il turismo delle città di Rimini, Positano e per il Carnevale di Venezia.

Curò il design del New York Magazine, fu l’autore dell’enorme pittura murale che svetta sugli Edifici Federali, a Indianapolis. Curò la grafica dei ristornati del World Trade Center e quella del parco divertimenti Sesame Place, in Pennsylvania.

Tra le sue opere più importanti in assoluto ricordiamo la copertina del disco Bob Dylan’s Greatest Hits, del 1967.

I Love NY

Infine, un encomio speciale va alla sua opera più importante il famoso logo della città di New York, I love (cuore) NY.

I love NY
I love NY, il logo più famoso della storia

Era il 1977 e il logo fu realizzato per promuovere il turismo nella città di New York, allora in preda alla criminalità e a una forte crisi economica. Il logo fu subito un successo, divenuto famoso in tutto il mondo è, tutt’ora, il logo più riprodotto e imitato nella storia.

Glaser si disse “sbalordito per quello che è successo a quella piccola, semplice idea”. Dopo l’11 Settembre uscì una versione speciale del logo, con la dicitura: “I love NY even more”.


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