Se siete amanti dell’arte surrealista allora non potete perdervi l’occasione di vedere Joan Mirò presso la Villa Reale di Monza. Fino al prossimo 5 maggio 2024 troverete li un progetto espositivo che propone un viaggio nella vita del pittore catalano. “La poesia delle forme” è infatti una mostra che vi porterà a conoscere l’artista non solo come pittore, ma anche come esperto di incisione e illustrazione.
Joan Mirò e lo stile surreale
Joan Mirò è stato un artista straordinario, famoso per il suo stile surreale e l’uso vivace del colore. Fino al prossimo 5 maggio avrete modo di conoscerlo meglio con il progetto espositivo “La poesia delle forme”, presso la Villa Reale di Monza.
L’artista catalano è stato uno dei pionieri dell’arte surrealista del XX secolo. Con un’opera ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell‘arte moderna. La sua particolarità di stile è stata da sempre quella di mescolare elementi figurativi con astrazioni e simboli personali.
La sua produzione artistica spazia da dipinti a sculture, incisioni e ceramiche, catturando l’immaginazione degli spettatori con la sua straordinaria creatività e libertà espressiva. La sua arte, oltre che dal suo essere, è stata influenzata dall’ambiente parigino in cui ha vissuto per gran parte della sua carriera.
Il Surrealismo ha esercitato un’influenza significativa sul suo lavoro, incoraggiandolo a esplorare il subconscio e a liberare la sua immaginazione dalle restrizioni della realtà convenzionale. I suoi dipinti, infatti, presentano spesso forme organiche, figure astratte e simboli enigmatici, creando un universo artistico unico e affascinante.
Uso audace del colore
Uno dei tratti distintivi dell’opera di Mirò è l’uso audace del colore. Le sue opere sono caratterizzate da una tavolozza vibrante e provocatoria; con tonalità brillanti che evocano un senso di gioia e vitalità. L’artista era noto per la sua capacità di combinare colori in modo inaspettato, creando composizioni visivamente coinvolgenti e dinamiche.
Il colore non era la sua sola caratteristica distintiva. L’altra grande variabile che ha reso celebre e inossidabile la sua opera è stata la fluidità nell’utilizzo di linee e forme organiche. L’obiettivo è quello di evocare immagini di creature fantastiche e paesaggi fuori dalle norme. Le forme astratte si fondono con elementi figurativi in un mondo fantastico e onirico, in cui la realtà si mescola con l’immaginazione.
La mostra di Mirò a Monza
L’esposizione del lavoro di Mirò presso Villa Reale (Monza) è stata prodotta da SM.Art, con la collaborazione del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. La direzione creativa della mostra e la sua produzione è a cura di WeAreBeside (curatrice Lola Duràn Ucar).
Fino al prossimo 5 maggio avrete modo di penetrare nei suggestivi ed evocativi spazi del Belvedere di Villa Reale per scoprire le opere dell’artista catalano, in un’atmosfera intima e particolarmente appassionata.
Un percorso espositivo che vi mostrerà Joan Mirò come un artista che andava oltre al suo talento di pittore connettendosi con la letteratura, la poesia e la passione per l’inconscio. Un’arte onirica, a tratti allucinata, che in maniera semplice ed immediata trasporta lo spettatore oltre la realtà.
Poesia, Sogni e…
Mirò nel suo percorso artistico ha avuto modo di conoscere intimamente sé stesso, al punto che ha trovato il modo di unificare immagini e testi in maniera armonica e significativa.
L’artista catalano infatti era amante della poesia e alle volte compositore di versi. Durante l’esposizione “La poesia delle forme” avrete modo di conoscere proprio questo aspetto di lui: ammirare questa intensa unione tra poesia e immagini, legata anche molto alla sua ricerca nel campo dell’illustrazione visiva.
La sua opera aveva uno scopo ben preciso; ovvero interiorizzare le parole che trovavano poi sfogo e voce nel campo visivo. Da questo punto di vista, per molti Mirò può considerarsi il più sperimentale dei surrealisti, anche perché oltre alla pittura, l’artista era solito creare anche utilizzando altre tecniche e materiali come ad esempio il collage o la scultura.