Dopo tanta sofferenza, dopo tutto quello che si è fatto per non perdersi d’animo, per non lasciare che il mondo si fermasse. Che l’arte, il design, che tutto ciò che c’è di bello si fermasse. Adesso possiamo riaprire, possiamo tornare a vivere le grandi mostre, a respirarle, a camminare attraverso i musei, o le sale allestite ad hoc, dal vivo, e non attraverso un paio di click sul mouse. Finalmente possiamo tornare a vedere con i nostri occhi ciò che più amiamo e ci piace. Ecco le grandi riaperture di questo strano primo autunno post-covid, ed ecco, anche, le più belle e imperdibili mostre d’autunno 2020.
Parma riparte in Autunno 2020
Prima fra tutti, menzione d’onore, va a Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, che si è trovata a vivere questo mandato culturale in piena pandemia. Proprio per questa ragione tale ruolo è stato esteso anche al 2021.
Ecco che proprio Parma riparte, dal 6 settembre, con la seconda tappa del progetto Archivio – Museo. In questa seconda tappa troveremo “Il Canone”, presentato da Luca Vitone e visitabile fino al 18 ottobre.
Mostre d’autunno 2020 – Push The Limits
Push The Limits è la mostra per il quindicesimo anniversario della Fondazione Merz, a Torino. Dal 7 settembre al 31 gennaio 2021 sarà possibile ammirare le installazioni di diciassette artiste donne. Tra le altre ci saranno le opere di Shilpa Gupta, Jenny Holzer, Barbara Kruger, Shirin Neshat e Fiona Tan.
Mostre d’autunno 2020 – Time Out
Time Out è la personale di Robert Breer, realizzata dalla fondazione Antonio Dalle Nogare, a Bologna dal 12 Settembre al 5 giugno 2021. Ottanta opere copriranno un ciclo di vita di circa sessant’anni, ripercorrendo la vita e la carriera dell’autore. Partendo dalle prime ricerche, passando per la sperimentazione con le immagini in movimento, fino alle Floats, le sculture mobili.
The Sky in a Room
La fondazione Trussardi presenta The Sky in a Room di Ragnar Kjartansson, a Milano dal 22 settembre al 25 ottobre. Nella chiesa di San Carlo al Lazzaretto, potremmo ascoltare, ogni giorno la celebre canzone “Il cielo in una stanza”, di Gino Paoli, interpretata da diversi cantanti.
La melodia si ripeterà ogni giorno per tutta la durata della mostra, per sei ore al giorno. Il progetto nasce proprio in seguito al difficile periodo affrontato durante il lockdown. Mentre le persone sono rimaste chiuse nelle proprie abitazioni, per fronteggiare l’avanzata del virus, questa canzone racchiude l’essenza stessa dell’arte: “la sua capacità di trasformare lo spazio”.
Milano Design City 2020
Infine, Milano riparte dopo le chiusure dovute al Covid con Milano Design City 2020, dal 28 settembre al 10 ottobre. Sono oltre 350 le iniziative, che si dividono tra quelle digitali e quelle in presenza (finalmente!).
Ci saranno presentazioni, confronti, workshop, installazioni e incontri. Parteciperanno alcuni tra i nomi più rilevanti del mondo del design, dell’arredo e della creatività. Tra questi la Triennale di Milano, Interni, l’Associazione per il Disegno Industriale, Politecnico di Milano, il Polidesign, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, Rossana Orlandi, SuperStudio Group. E ancora Elle Decor, Ad, Boffi, De Padova, Giorgetti, Cappellini, Cassini, Poltrona Frau, Lauldi Porte, Cimbali.
I temi chiave della mostra ruoteranno alla sempre più attuale economia circolare, alla cultura del riciclo e del riuso, della sostenibilità e del nuovo modo di intendere gli spazi urbani.
Tra le iniziative ci saranno le visite gratuite al Museo del Design Italiano, guidate dal presidente della Triennale di Milano.
Nel corso dell’evento ci sarà un continuo del Fuorisalone Design City Edition di Milano, che si era svolto lo scorso giugno, online.
E ancora molti altri eventi ci attendono, sono in molti quelli che hanno deciso di riaprire in occasione della stagione autunnale, sperando in una ripartenza post covid all’insegna dell’arte e della cultura.