In questo periodo difficile si pensa al futuro. L’arte pensa al futuro. Pensa a riaprire. A riempire nuovamente di cultura e colore il mondo. Lo fa anche il Museo Bodoniano di Parma, che riaprirà ad Aprile con un nuovo allestimento da non perdere.
Chi era Giovanni Bodoni
Il Museo Bodoniano di Parma è dedicato, come dice il nome stesso, a Giovanni Bodoni. Ma chi era Giovanni Bodoni?
Giambattista Bodoni, anche conosciuto come Giovanni Battista Bodoni, o, più semplicemente Giovanni Bodoni, fu un incisore, tipografo e stampatore italiano.
Nato a Saluzzo nel 1740 e morto a Parma nel 1813, Giovanni Bodoni apprese l’arte della stampa dal padre. Successivamente si trasferì a Roma, dove lavorò come tipografo nella Congregazione per la Propagazione della Fede. Si spostò, poi, a Parma, dove divenne Direttore della Tipografia Reale, sotto al Duca Ferdinando.
Nel 1791 il Duca concesse a Bodoni di aprire una stamperia privata, dalla quale uscirono moltissimi dei suoi capolavori.
Giovanni Bodoni è conosciuto maggiormente per i caratteri tipografici da lui creati e omonimi: i Bodoni, utilizzati ancora oggi. Nel periodo di maggior successo pubblicò, inoltre, il Manuale Tipografico, nel quale sono raccolte 600 incisioni, caratteri latini ed esotici, e mille ornamenti e vignette da lui stesso disegnate.
Bodoni ha, infine, lasciato in eredità il suo concetto di bellezza e qualità, quattro principi che non devono mancare in nessun carattere tipografico: uniformità e regolarità del disegno; eleganza unita alla nitidezza; buon gusto; incanto. Quest’ultimo, in particolare, è difficile da comprendere, ma non manca mai nei caratteri da lui stesso creati.
Il museo bodoniano di Parma, la prima apertura
“Il museo bodoniano è il più antico museo della stampa in Italia, inaugurato nel 1963, in occasione del 150° anniversario della morte di Gianbattista Bodoni, il tipografo piemontese che rese Parma capitale mondiale della stampa a partire dalla seconda metà del ‘700”.
Il museo apre nel 1963, in occasione del 150° anniversario di Bodoni. Vive due decenni di gloria e prosperità. Le sue stanze erano sede di studi, ricerche, mostre ed eventi culturali. Fino al 1983, quando fu costretto a chiudere per diversi anni, a causa dei danni provocati dal terremoto e dalla mancanza di finanziamenti. Nel 1999 inizia l’opera di rilancio del Museo Bodoniano, e da allora è nuovamente sede di eventi e mostre.
Aria di cambiamenti
Tuttavia il Museo Bodoniano necessitava di alcuni cambiamenti. Come spiega Simone Verdi, direttore del museo, l’allestimento originario era di difficile comprensione ad un pubblico non esperto.
Il nuovo allestimento ha trovato spazio al piano terra del complesso della nuova pilotta, nelle vecchie sale del magazzino dei periodici della biblioteca palatina.
Salvo nuove restrizioni, il Museo Bodoniano riaprirà al pubblico, con le nuove sale, il mese prossimo (Aprile 2021).
Come sarà organizzato il nuovo Museo Bodoniano
Il nuovo allestimento del Museo Bodoniano di Parma sarà organizzato in quattro sezioni.
Nella prima sezione si affronterà il rapporto di Bodoni con la città di Parma e con il resto d’Europa. Inoltre, in questa sezione potremo conoscere la persona dietro a Bodoni, attraverso ritratti, luoghi e percorsi culturali. Il tutto accompagnato da una selezione di libri a stampa del tempo.
C’è, poi, la sezione dedicata al percorso lavorativo di Bodoni, intitolata “La fabbrica del libro”. Ci sono esempi di manoscritti di tipografia, punzoni, matrici, forme di fusione.
La terza sezione del nuovo allestimento del Museo Bodoniano si chiama “La stampa”. Qui troveremo prove su carta e pergamena, copie su seta e un torchio. Interessante è la sottosezione intitolata “L’illustrazione e la legatura”, dove ci sono lastre di rame e legature.
Infine, c’è la sezione intitolata “Il mito di Bodoni”, una grande libreria contenente i volumi bodoniani.