Sapevate che lo scorso anno McDonald’s ha cambiato design al suo packaging? E che è diventato virale perché interamente realizzato con materiali riciclati? Scopriamo insieme la mission e lo stile della Major del fast food mondiale.
McDonald’s re-disegna il suo packaging
Lo scorso anno McDonald’s si è affiancato allo studio indipendente Pearlfisher e ha deciso di lavorare ad un nuovo packaging che da momento del lancio è piaciuto tantissimo non solo ai fan e collezionisti per l’estetica colorata e accattivante, ma anche a tutti coloro che ci tengono all’ambiente.
La “nuova collezione” infatti è realizzata interamente con materiali riciclati. Ma vediamo nello specifico quali sono stati i cambiamenti.
Gioco e colori
Alla base della componente estetica del nuovo packaging di McDonald’s ci sono i colori vivaci e una grafica audace. Un progetto grafico che mette al centro un approccio giocoso e divertente, in perfetta linea con la mission della Major del fast food mondiale, ovvero mangiare cose che ti fanno stare bene.
Siccome in molti su questo negli anni hanno avuto da ridire – non so se ricordate lo scandalo che ha prodotto l’uscita del documentario Super Size Me – con l’avvento del 2021 il CDA McDonald’s ha deciso di investire sul riciclo dei materiali utilizzati per il packaging per realizzare confezioni eco-friendly.
In sostanza, dopo aver eliminato le cannucce di plastica per aiutare l’ambiente, la loro risposta a chi dice che vendono cibo spazzatura è “non possiamo negarlo, ma lo confezioniamo con materiali riciclabili che lo mantengono caldo a lungo”.
Simbologia
Tornando al fattore estetico, c’è una simbologia d’impatto dietro alla creazione delle nuove confezioni del marchio. Un modo semplice ed immediato che rimanda subito alle materie prime utilizzate per realizzare queste confezioni.
Ogni dettaglio si riferisce all’ambiente e al tempo stesso alle materie prime con cui il cibo viene preparato. Materie prime ovviamente di qualità e non scadenti come vorrebbero far pensare coloro che boicottano McDonald’s.
Sarà tutto vero? Una cosa è certa: grazie a questo escamotage visivo il cibo riesce a parlare la stessa lingua in paesi diversi. Infatti, le immagini dicono al consumatore che McDonald’s è lo stesso ovunque tu lo trovi: un ambiente colorate e felice in cui rifocillarsi, quando si ha fame (o si è tristi).
Packaging di carta certficata
Una cosa vera c’è: il 90% del packaging è realizzato con carta sostenibile al 100%, ce lo dice anche una certificazione che ha valore in tutto il mondo.
Entro la metà di questo anno, tutti i negozi McDonald’s avranno a disposizione il nuovo packaging con le certificazioni appese all’interno del locale di vendita e un’area per la raccolta differenziata per educare i clienti a seguire la politica della sostenibilità ambientale.
Riuscirà il brand a dimostrare che ci tiene all’ambiente anche se produce il cosiddetto “cibo spazzatura”? Intanto lo scorso anno le nuove confezioni sono state presentate nel mondo durante i più importanti eventi legati all’ambiente.
Una tra tutte è stata l’occasione di Roma: in un noto ristorante storico in piazza di Spagna, nell’ambito della progressiva e definitiva eliminazione della plastica monouso, il nuovo packaging McDonald’s si è imposto come nuova frontiera dell’imballaggio per il risparmio di più di 1000 tonnellate di plastica all’anno.
Packaging che racconta la transizione…
Per l’esattezza questo progetto legato agli imballaggi in materiali riciclati è un tassello all’interno di un percorso di transizione. McDonald’s dimostra di voler essere attenta all’ambiente. Non solo. Dimostra anche di voler ridurre i consumi educando i propri clienti ad amare l’ambiente investendo nel mondo dell’industria del riciclo.
L’idea è quella di creare confezioni facili da smaltire con la raccolta differenziata, tema su cui ancora ci sono molti dubbi. Visto che nel 2020 il mondo del take away ha visto un incremento del fatturato a causa della pandemia, ora McDonald’s vuole dimostrare che impiega i suoi guadagni per crescere come azienda intelligente.