La grafica editoriale è una divisione specifica del graphic design, solitamente ci si riferisce a quei professionisti che lavorano per la carta stampata, ma questo termine può essere applicato anche ai magazine online.

Infatti per chi ha o vuole creare una rivista cartacea, deve tenere in considerazione che è praticamente obbligatorio realizzare una versione online. Che sia un’app dedicata o un sito su cui pubblicare ulteriori contenuti, è necessario arricchire la proposta editoriale con video, musica e animazioni extra.

Per quanto riguarda la redazione di testi digitali, non è possibile lavorare da soli, ma bisogna farsi affiancare da web designer, esperti SEO, e specialisti dei social.

grafica editoriale
La grafica editoriale  cartacea comprende riviste, magazine, brochure

Facciamo un breve ripasso riguardo alle tempistiche di uscita dei prodotti editoriali. Si può optare per uscite quotidiane, settimanali, mensili o anche semestrali, ma è possibile scegliere anche step intermedi. Per quanto riguarda la rilegatura si può scegliere tra il punto metallico, adatto a riviste realizzate con carta di bassa grammatura, la brossura grecata (detta anche a colla) ha una qualità maggiore, oppure la brossura cucita con filo refe, è la rilegatura più costosa ed è adatta per prodotti di pregio. Anche la carta è molto importante si può scegliere tra quella patinata (che può essere lucida, opaca o satinata) è pregiata ed è ideale per riviste, cataloghi, depliant; oppure la carta da edizione che assorbe molto inchiostro ed è preferibile per manuali tecnici, agende, brossure. Inoltre minore è la sua grammatura, minori sanno i costi di stampa, ma di conseguenza anche la qualità.

Perché fare il restyling di una grafica editoriale

Perché fare un restyling della grafica editoriale? Principalmente si vuole attuare una strategia per rendere più accattivante il proprio prodotto, oppure si vuole cambiare target. Talvolta l’obiettivo è quello di attuare uno svecchiamento della rivista. Capita sopratutto a certe riviste, sopratutto quelle femminili che, periodicamente, attuano strategie per rinnovare grafica e impaginazione. Un modo per rimanere sempre al passo con i tempi, e coinvolgere nuovo pubblico. Oppure un cambio di immagine può essere associato ad un anniversario, ad una riorganizzazione aziendale, oppure per dare rilevanza al brand che sta incrementando il suo successo, definendo così uno stile più ricercato.

Quali sono le fasi del restyling

Generalmente si parte dal logo, successivamente si valuta se e come cambiare il lettering per quanto riguarda la scelta dei font. Poi si passa alla revisione della prima pagina. Si andranno a scegliere le suddivisioni, le colonne e l’organizzazione generale dei contenuti che andranno in copertina.

Stessa cosa va fatta all’interno, si può cambiare la disposizione delle rubriche, ma anche le rubriche stesse, è questo il momento migliore per inserire novità e togliere sezioni ormai poco interessanti. Qui vanno anche pianificati gli spazi pubblicitari, in quali pagine e quante, ma sopratutto e in che formato.

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Il restyling della cover di Vanytifair: più semplice e asciutta

E possibile poi anche decidere un nuovo stile da dare agli articoli. Cambiare quindi la disposizione delle immagini o di elementi aggiuntivi comuni a tutti (si possono aggiungere i tempi di lettura, delle emoticon indicanti l’argomento trattato, dei riassunti). Potete ora anche integrare dei link per migliorare l’esperienza cartacea, inserendo QR Code, o sistemi similari, per fare in modo di poter accedere a contenuti extra, creando quindi un ponte tra il giornale cartaceo e la versione online.

Un altro aspetto da valutare sono i colori, che in questo momento si possono tutti rivedere. Dal colore della carta a quello del testo, è possibile definire se utilizzare un colore particolare per mettere in evidenza della parole chiave, oppure per segnalare delle sezioni specifiche.


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