In questi giorni online si leggono molti articoli dedicati alle tendenze per il nuovo anno. Che si tratti di tecnologia o make up, il web in questo periodo è pieno di articoli dedicati a “ciò che tira di più”, ovvero cosa cercano e ricercheranno gli utenti nei prossimi mesi. Anche il settore del design non è da meno e la tendenza che ci ha colpito di più al momento è la profondità 3D, quindi abbiamo deciso di approfondire meglio l’argomento e di parlare oggi qui.

Profondità 3D e realismo coinvolgente

La tendenza della profondità 3D e del realismo coinvolgente si preannuncia come una delle più significative nel design grafico per il 2025. Tutto merito – a quanto pare – dei progressi tecnologici che hanno dato la possibilità al settore di evolversi andando a creare nuove esperienze visive totalmente immersive e interattive.

Una delle tecniche fondamentali alla base del design 3D è la mappatura della profondità. La tecnologia in 3 dimensioni infatti consente di misurare la distanza tra oggetti e ambienti, generando un senso di profondità che arricchisce l’esperienza visiva. Metodi come la visione stereo, i sensori del tempo di volo e la scansione a luce strutturata sono utilizzati per creare immagini che sembrano quasi tangibili.

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L’interattività e la tridimensionalità dei contenuti sono alla base di ciò che ricerca un utente oggi

Tecniche di design che non solo migliorano l’estetica visiva, ma anche la funzionalità di spazi e oggetti, permettendo agli utenti di interagire con i contenuti e con l’ambiente in modo più intuitivo.

Rendering Fotorealistico

Altra caratteristica della profondità 3d è il cosiddetto rendering fotorealistico (se siete amanti di reality come “Casa a prima vista” avrete già capito di cosa stiamo parlando).

Utilizzando software avanzati, i designer possono creare immagini dettagliate con texture e ombre che imitano la realtà. Questo approccio non solo attira l’attenzione degli utenti, ma aumenta anche la credibilità dei contenuti visualizzati. Non a caso viene utilizzato non solo dai designer, ma anche da altre figure professionali, come ad esempio gli agenti immobiliari, che con questa tecnica possono ampliare le proprie possibilità di vendita e promozione del prodotto o servizio.

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Il rendering fotorealistico è uno strumento che permette all’utente di vedere come saranno le cose, anche se ancora non sono realmente visibili

In questo contesto si inserisce poi anche la crescente interattività che permette il design 3D. Le esperienze visive statiche stanno infatti cedendo il passo a contenuti dinamici, che permettono agli utenti di esplorare e interagire con i design in modi nuovi e coinvolgenti. Questa interattività è particolarmente evidente nelle applicazioni di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR), dove gli utenti possono immergersi completamente in ambienti tridimensionali.

Applicazioni Pratiche della profondità 3D

Vediamo ora quali sono le reali applicazioni pratiche della profondità 3D e delle tecnologie di cui abbiamo parlato sinora. In primis c’è sicuramente il campo dell’architettura, dove i professionisti del settore possono utilizzare modelli 3D per creare rappresentazioni realistiche delle strutture, consentendo ai clienti di visualizzare il prodotto finale prima dell’inizio della costruzione (il rendering fotorealistico, appunto). Ad esempio, un architetto può presentare un modello virtuale di un nuovo grattacielo, permettendo ai clienti di esplorare gli spazi interni e valutare diverse opzioni di design.

In secondo luogo c’è il settore dell’e-commerce, dove la profondità 3D offre un modo innovativo per presentare i prodotti. I modelli 3D consentono ai clienti di visualizzare gli articoli da diverse angolazioni, migliorando l’esperienza d’acquisto online. Ad esempio, un rivenditore di mobili può utilizzare un modello 3D per mostrare come un divano appare in una stanza virtuale, permettendo ai clienti di vedere come si integra con il loro arredamento esistente.

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La profondità 3D è oggi anche alla base del settore educativo perché aumenta le possibilità di comprensione e diminuisce il tempo di acquisizione informazioni in merito ad un argomento

Anche il settore educativo e quello dei videogiochi stanno beneficiando di questo modello di profondità. Nel primo caso un esempio sono le simulazioni tridimensionali utilizzate per insegnare concetti complessi in modo più efficace. Nel secondo invece le tecniche avanzate di rendering possono creare mondi virtuali sempre più coinvolgenti, che attraggono i giocatori e li spingono ad aumentare l’engagement con la storia e il gioco stesso.


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