Uno dei concetti più importanti di tutto il mondo della grafica è la differenza tra raster e vettoriale. Sono entrambi tipi di immagine del graphic design, ma si differenziano non solo per etimologia, ma anche per tipo di file, software e formato.
Grafica Raster
La parola Raster significa letteralmente Griglia. Infatti nella grafica raster le immagini sono realizzate in pixel, piccoli quadrati di colore disposti su una griglia che formano l’immagine.
Ogni quadratino di pixel racchiude le informazioni sul colore, solitamente RGB. Le immagini raster sono anche chiamate bitmap, dato che essa è, sostanzialmente, una mappa di bit.
Uno degli aspetti da tenere maggiormente in considerazione quando si lavora con immagini raster è la risoluzione e quindi i DPI (Dot Per Inch), ovvero, i punti per pollice. Ridimensionando, o meglio, rimpicciolendo l’immagine maggiore sarà la risoluzione. Al contrario, ingrandendo l’immagine minore sarà la risoluzione, fino ad ottenere l’indesiderato effetto sgranato.
In sostanza più punti per pollice avremo a disposizione, maggiore sarà la risoluzione di un’immagine, normalmente per avere un’ottima qualità si considerano almeno 300 DPI, valore adatto soprattutto quando si vuole riportare su stampa un elemento grafico raster qualsiasi.
Grafica Vettoriale
La grafica vettoriale è molto diversa da quella raster. Essa non si basa sui pixel, ma le immagini sono composte da varie forme geometriche, linee, punti, curve e poligoni, contenenti ognuna diverse informazioni di colore ed effetti.
Il vantaggio delle immagini realizzate con il metodo vettoriale è che anche ingrandendole all’infinito non si perderà mai la risoluzione e mai troveremo immagini vettoriali sgranate.
Un altro grande vantaggio della grafica vettoriale è che le immagini occupano molto meno spazio di quelle raster e le modifiche da effettuare su di esse sono estremamente più semplici. Questo perché il numero di informazioni contenute nelle forme geometriche sono nettamente inferiori di quelle contenute nei pixels.
Ma non è tutto così semplice e perfetto, nella grafica vettoriale, infatti, il problema è che per lavorare con essa occorrono computer e software estremamente potenti.
Software e formati grafica raster
Già da ciò si capisce come la grafica raster sia la più semplice e diffusa. Tra i programmi utilizzati il più famoso è senza dubbio Adobe Photoshop, con il quale è possibile modificare e manipolare le foto, effettuare lavori di fotoritocco, disegnare e realizzare immagini web, creare o modificare mockup.
Le immagini raster, proprio perché largamente diffuse, possono essere salvate in moltissimi formati, suddivisibili per la loro grandezza:
- File non compressi: questi sono, ovviamente, quelli più pesanti, i quali occupano maggiore memoria. Tra i formati dei file non compressi troviamo il RAW, utilizzato principalmente dalle macchinette fotografiche. Già dalla parola RAW (grezzo) si capisce, appunto, che queste immagini sono assolutamente pure, mantenendo la qualità, la risoluzione e il formato della foto appena scattata. Proprio per questa ragione occupano maggiore spazio. Oltre al RAW, troviamo il BMP (Windows Bitmap) anch’esso abbastanza pesante ma semplice e veloce da formattare.
- File compressi in modalità lossless. Lossless vuol dire, letteralmente, senza perdita. Questo tipo di formati, infatti, pur occupando meno spazio mantengono la stessa qualità e risoluzione. Questi tipi di formati sono, tra gli altri, il PNG (Portable Network Graphics), il GIF (Graphic Interchange Format) e il TIFF (Tagged Image File Format).
- File compressi in modalità lossy. Infine, questo tipo di formati occupano molto meno spazio ma perdono parecchio dal punto di vista di qualità e risoluzione, come il JPG o JPEG (Joint Photographic Expert Group).
Software e formati grafica vettoriale
Come dicevamo per questo tipo di grafica occorrono software molto più potenti e professionali, come Autocad, molto utilizzato in ingegneria e architettura. Ma anche Adobe Illustrator o Adobe InDesign. Questi ultimi due largamente utilizzati da noi di Sagrafica per la realizzazione di “loghi”.
Anche dal punto di vista del formato di salvataggio delle varie immagini è leggermente più complicato per questo tipo di grafica. Quasi tutti i software, infatti, hanno un proprio formato. Autocad, ad esempio, ha il .dwg. Illustrator salva i propri file con estensione .ai mentre .idml per InDesign.
In conclusione, entrambe le grafiche, raster e vettoriale, hanno i loro punti di forza e i loro aspetti negativi, tutto sta nell’utilizzo che dobbiamo farne.