Nel mese di ottobre Shutterstock ha rilasciato un comunicato per avvisare di una collaborazione con openAI, il produttore di DALL-E. Lo scopo? Portare a tutti i contenuti generati dall’Intelligenza artificiale.
Ora shutterstock.IA è una realtà, anche se aperta solo in anteprima. Andando sul sito ufficiale però, è possibile richiedere una dimostrazione gratuita, a patto di fare parte di un’azienda. Lasciando i propri dati, inoltre, si rimarrà aggiornati su tutte le ultime novità di Shutterstock.IA
Shutterstock, la ricerca basata sull’IA e l’app Predict
Il concetto di Shutterstock.Ai è lo stesso di Dall-E: tramite un input testuale sarà possibile ricevere un’immagine creata sul momento. Tuttavia questa possibilità ottiene orizzonti molto più ampi quando si parla di un sito come Shutterstock.
Grazie all’infinità di informazioni della piattaforma di immagini stock, l’IA di Shutterstock può trovare rapidamente centinaia di immagini basandosi sui dati di oltre 7000 brand. In base alle tendenze di questi, è possibile seguire uno stile o lasciarsi facilmente ispirare.
Un’altra funzione molto interessante, di cui però sappiamo ancora poco purtroppo, è l’App Predict. Tradotta nella versione italiana del sito con un incerto “Predici”, dovrebbe essere in grado di individuare tutte le immagini di tendenza. Lo studio dei pixel e delle forme ti darebbe come risultato un’immagine precisa e d’effetto, anche senza conoscenze pregresse dell’utilizzatore.
Uno strumento per semplificare il processo creativo
Quest’app sarebbe a dir poco uno strumento decisivo nella semplificazione del processo creativo. La scelta dell’immagine giusta è fondamentale, letteralmente. Google ci dice che un utente impiega 50 millisecondi per decidere se un immagine è di suo gradimento. Facebook aggiunge anche che se a qualcuno piace un’immagine, si soffermerà su quell’annuncio per 1,7 secondi almeno.
Scegliere quella specifica immagine è un lavoro che richiede lo studio dei trend del momento ma anche un certo gusto ed una comprensione del mercato e del prodotto. Non è facile avere tutti questi elementi insieme. Un’intelligenza artificiale sarebbe invece in grado di creare velocemente un’immagine appropriata al contesto, in linea con le mode del momento ma al tempo stesso brandizzata.
La questione della proprietà intellettuale
Un punto molto importante che è stato toccato nel comunicato stampa riguarda le pratiche etiche che gravitano intorno alle immagini generate tramite intelligenza artificiale. In particolare, si parla di stabile un quadro di IA etico ed equo, in cui vengano tutelati tanto i creatori quanto i fruitori.
In quanto foto stock, legate quindi ad un abbonamento sottoscritto o ad una compravendita di licenze, è importante che le immagini vengano attentamente controllate. I controlli per i contenuti creati devono essere continui, per evitare pregiudizi ed incentivare al tempo stesso l’inclusività.
D’altro canto, è importante proteggere i diritti di proprietà intellettuale degli artisti, siano essi fotografi, disegnatori o pittori. Le immagini su cui si basa l’intelligenza artificiale devono essere tutelate attraverso delle licenze appropriate che prendano in considerazione tutti gli aspetti della creazione di questa nuova tecnologia.
Al momento non è ben specificato come Shutterstock voglia procedere a tutelare i propri artisti, tuttavia è anche vero che il sito può vantare un parco di immagini già molto vasto. Al 30 settembre 2022 si contavano oltre 424 milioni di immagini di proprietà di Shutterstock su cui l’intelligenza artificiale poteva lavorare.
La ricerca con l’IA solo per gli abbonati
Considerata l’enorme base tradizionale, la collaborazione con l’intelligenza artificiale di openAI è quantomai azzeccata e punta al futuro. La possibilità di creare da zero delle immagini personalizzate sul momento è un enorme salto in avanti per qualsiasi azienda.
Le possibilità di marketing con questo livello di caratterizzazione delle immagini sono infinite. Per delle campagne pubblicitarie a tema basterà scrivere il proprio concept per avere foto statiche o persino dei video, senza dover contattare un video-maker o un illustratore.
Certo, i costi ci saranno comunque: in particolare quelli dell’abbonamento a Shutterstock. Per ora, infatti, sembra che la ricerca basata sull’IA sia disponibile solo per gli abbonati dal livello “completo” in su, quindi team ed enterprise.
Eventuali pacchetti da tot licenze annuali (solitamente 5 o 25) da pagare una tantum, non permettono l’accesso al nuovo servizio… almeno, non ancora.