Oggi parliamo di un argomento che abbiamo già affrontato in passato, ma lo vediamo da un nuovo punto di vista quello della sostenibilità ambientale. C’è tutto un nuovo filone sull’utilizzo di nuovi materiali e nuovi processi di produzione per quello che è il packaging di un’azienda. I prodotti adesso non devono solo essere belli, non devono solo essere adeguati alle esigenze del cliente, ma devono anche essere impacchettati in confezioni che siano esteticamente belle e anche sostenibili per l’ambiente.
I nuovi materiali per la sostenibilità del packaging
Quando si parla di packaging sostenibile stiamo affrontando quello che è un tema obiettivo dell’Unione Europea da qui al 2030. Infatti, il mondo dell’industria delle imprese sta lavorando affinché si riesca ad operare un avere propria transazione ecologica: vogliamo passare in toto ad imballaggi eco sostenibili, eco compatibili e del tutto green.
In sostanza le politiche dell’Unione Europea puntano a raggiungere entro il 2030 il 100% delle produzioni di confezioni per i prodotti rivenduti in loco o sugli e-commerce, che siano realizzati con nuovi materiali tutti (o quasi) riciclati e riciclabili.
Questo non è solo un obiettivo dell’UE, non è solo una strategia di marketing che l’Europa vuole adottare per essere competitiva con ciò che viene fatto fuori dall’Europa. Si tratta di una vera e propria scelta che è partita con il Green Deal e punta ad una transazione ecologica del PNRR. Di cosa stiamo parlando? Di promuovere la protezione dell’ambiente fino ad arrivare ad un’industria che pensa alla natura, alla riduzione dell’inquinamento e risparmio in termini economici.
Che cos’è la sostenibilità del packaging?
Quando si parla di sostenibilità nel campo del packaging stiamo parlando di imballaggi sviluppati realizzati nell’ottica della riduzione dell’impatto ambientale. Stiamo parlando di confezioni che hanno un’impronta ecologica e non perdono di vista quelle che sono le caratteristiche principali.
Non ci scordiamo infatti che è un imballaggio a un’utilità, ovvero quella di proteggere il contenuto della produzione dal momento in cui viene posto su uno scaffale fino al consumo da parte del cliente. Non solo, il packaging informa il consumatore e lo attrae, invogliandolo all’acquisto di quel determinato prodotto. Su ogni confezione infatti è sempre a posto un’etichetta ad hoc che fornisce informazioni relative alla sicurezza, all’igiene, all’utilizzo del prodotto che si cela il suo interno.
Packaging e ambiente
Il criterio di sostenibilità legato al settore del packaging significa che l’azienda deve puntare a realizzare i prodotti che non necessitino di imballaggi aggiuntivi. Prodotti di dimensioni piccole, poco ingombranti; ovvero prodotti che possono essere contenuti ad esempio all’interno di confezioni flessibili e leggere.
Confezioni che possono essere smaltite tramite la raccolta differenziata. In questo caso il packaging si definisce eco compatibile, anche perché utilizza materiale biodegradabile, proveniente da materiali rinnovabili, con un design che punta a far capire al consumatore che ciò che sta acquistando aiuta l’ambiente.
In realtà non è così. Le confezioni, in sé, non aiutano l’ambiente. Se sono però realizzate secondo criteri di sostenibilità ambientale si può far sì che il packaging sia ecologico, perché può essere smaltito nel giusto modo e – per certi aspetti – proteggere anche la nostra salute.
Proteggere la salute dell’uomo… riciclando!
La salute del pianeta è quella dell’uomo può essere salvaguardata attraverso l’utilizzo di materiali riciclati per la creazione di confezioni che proteggono i prodotti nuovi.
Spieghiamoci meglio. Sei un’azienda decide di fidelizzare i propri clienti andando a creare le confezioni dei propri prodotti solo di esclusivamente con carta e cartone riciclato questo farà sì che i clienti amano ancora di più quell’azienda perché stai usando l’ambiente ma farà anche sì che essi siano più spronati a fare la raccolta differenziata. Senza accorgersene il cliente finale sta tutelando la propria salute e quella del globo.
Questo rafforza la fiducia nei confronti del marchio anche la sua credibilità perché risponde alla sensibilità sociale dei consumatori e aumenta la consapevolezza di tutti coloro che acquistano quel determinato prodotto.
Parentesi sostenibilità sulla plastica
Si è parlato tanto del riciclare-non utilizzare più la plastica per creare confezioni, prodotti usa e getta, e così via. Questo perché si è fatta un’analisi di quelli che erano i costi beneficio dell’utilizzo della plastica a livello mondiale e a livello europeo. Soffermandoci solo sull’UE, un attento studio avvisto come ogni anno un europeo su 10 generi una quantità di rifiuti di plastica altissima. Rifiuti che difficilmente riescono ad essere (meno del 30% di 25 milioni di tonnellate di rifiuti).
Insomma, a causa di questo consumo massivo della plastica e alla frantumazione micro plastiche che vengono disperse nell’ecosistema fino a finire nel ciclo dell’acqua e in quello alimentare si è deciso di non utilizzare più questo materiale per la creazione di componenti di packaging o prodotti usa e getta. Le aziende che ancora utilizzano la plastica infatti hanno una cosiddetta Bad brand Reputation e hanno visto calare i loro fatturati di milioni di dollari durante gli ultimi tre anni.