Sapevate che lo spazio bianco non è mai uno spazio sprecato? In questo articolo vediamo come spesso meno sia meglio di più soprattutto in ambito di pubblicità e posizionamento di un brand sul web.
Spazio bianco = Valore
Molti quando pensano alla promozione di un brand pensano che più c’è e meglio è. Ci spieghiamo meglio: per alcuni riempiere un post promozionale di informazioni è il modo giusto di fare pubblicità e rendere il brand e i suoi prodotti o servizi più visibili. Purtroppo non è così, ma bensì tutto il contrario.
Molti grafici e designer si sentono spesso richiedere di riempire il più possibile lo spazio che una piattaforma gli mette a disposizione per pubblicare post pubblicitari e promozioni. Di solito il lavoro dei grafici e dei designer sta invece proprio nel rendere l’idea con meno elementi possibili sfruttando ciò che attrae l’occhio.
Spesso il nostro sguardo ricade sullo spazio bianco alla ricerca di armonia e proporzioni. Ecco perché il white space è un elemento necessario, che dà valore e corpo al layout della pubblicità e al brand stesso.
Questione di proporzioni
Abbiamo detto che lo spazio bianco è l’elemento fondamentale che da equilibrio. Eliminarlo e riempire tutto di informazioni potrebbe essere controproducente.
La cosa migliore da fare è centrare l’informazione base e trovare le giuste proporzioni. Ecco che si parla quindi di due tipologie di white space: il macro e il micro.
Il primo è lo spazio bianco tra gli elementi di dimensioni più grandi nella composizione. Per composizione s’intende la realizzazione grafica di un posto o di un logo.
Il micro white space invece è lo spazio tra elementi piccoli. Un esempio? L’interlinea dei font o ancora la distanza tra i caratteri. Questo aspetto è importante per la leggibilità della promozione e la trasparenza del testo e dei contenuti.
Se non si riesce a trovare la quadra giusta tra questi due aspetti si rischia di compromettere la comunicazione del brand, che trasmetterà sensazioni contrastanti al destinatario del suo messaggio con la conseguenza che potrebbe non promuovere e pubblicizzare a dovere i prodotti/servizio.
Il contenuto è importante
Il messaggio dovrà essere veicolato come si deve: Ricordate che una delle doti fondamentali è quella della sintesi. Dovrete riuscire a dire molto con poco, cosa per nulla facile come si crede.
Inoltre, le aspettative del cliente rispetto al messaggio promozionale dovranno essere mantenute, pena la perdita di credibilità.
Si dovrà creare un contenuto unico, lineare, esteticamente accattivante, ma soprattutto di qualità. Questo sarà possibile solo grazie ad un buon uso dello spazio bianco.
Inquadrate con attenzione il prodotto e le esigenze commerciali di quel prodotto. Solo dopo scegliete quale sia la via migliore per promuoverlo ed identificate a chi proporlo in modo da conoscere le sue esigenze estetiche per calibrare come si deve lo spazio bianco nelle grafiche pubblicitarie.
Utilizzare lo spazio in maniera negativa o seguendo esigenze dedicata ad un target sbagliato può far percepire negativamente il brand e il suo prodotto/servizio al consumatore finale.
Pochi colori… sullo spazio bianco
Un esempio che si può fare per rendere al meglio il nostro discorso sull’importanza dello spazio bianco è quello dello studio del logo.
Spesso, i loghi che meglio comunicano il brand al consumatore sono quelli che utilizzano uno o al massimo due colori per bilanciare lo spazio bianco.
Molti tra i loghi più famosi hanno forme lineari e semplici e riescono a comunicare con un semplice simbolo ciò di cui si occupano e a rimandare anche un grande senso di qualità, trasparenza e sicurezza in chi acquista i loro prodotti.
Tra gli esempi più famosi, Starbucks, Apple e Nike. Utilizzando semplici e riconoscibili forme, ma soprattutto utilizzando un unico colore a contrasto con gli spazi bianchi, questi brand riescono ad essere comunicativi ed efficientemente diretti al tempo stesso.