Stile Industrial, versatile e funzionale. Un tipo di arredamento nato dal bisogno di rendere belle le aree dismesse oppure dei magazzini abbandonati. Taglio moderno e metropolitano, vediamolo assieme nel dettaglio.
Stile industrial: rendere bello ciò che non lo era più
Gli elementi più utilizzati in questa tipologia di arredamento sono le pareti grezze, i mattoni a vista, il cemento, le resine. Dai ristoranti alle case delle celebrità ormai questo stile spopola ovunque, ad aiutare l’ingresso di questo stile sicuramente è stata la tendenza al risparmio di questi ultimi anni.
Viene riciclato e riutilizzato tutto ciò che è vecchio, ogni cosa viene riparata e ritorna a nuova vita. Come se ci fosse un forte desiderio di ritornare al passato, alle origini che parli di retaggio storico e di cose autentiche.
Le origini dell’arredamento industrial risalgono alla New York degli anni ’50, infatti nella mente dei creativi e dei designer iniziava a nascere l’idea di recuperare e riciclare le cose dismesse. L’idea di creare la bellezza dei vecchi depositi oppure nei magazzini vecchi e dismessi.
Importante fu The Factory di Warhol che fece diventare questo concetto una vera e propria tendenza. Infatti il suo studio al quinto piano del 231 East 47th Street, a Midtown Manhattan divenne un punto di ritrovo per tutti gli arti dell’epoca.
Successivamente si espanse anche agli altri stati grazie ai film americani e alle serie tv ambientate negli stessi spazi. Attualmente ha preso il nome di industrial chic, una versione più addolcita e meno grezza rispetto ad allora.
I mobili dello stile industriale
I mobili utilizzati in questo stile industriale sono pochi ma essenziali, spesso di recupero ad esempio quelli vintage che si trovano nei mercatini dell’usato. Le imperfezioni sono graditissime, ovviamente mostrate sempre con un tocco di eleganza.
Infatti il succo dell’industrial è proprio recuperare il brutto per farlo diventare bello senza bisogno di ristrutturare o nascondere. La cosa importante è mostrare il potenziale sia degli edifici che della mobilia e degli accessori.
Travi, tubi e muri sono sempre a vista per mostrare cosa c’è “sotto”. Si tratta di uno stile molto pratico fatto di mobili molto robusti con fascino grunge e geometrie lineari e pulite. I colori scelti sono quelli rustici perché creano continuità tra i pavimenti e le pareti.
I divani e le poltrone sono in cuoio, le sedie in metallo o in legno, materiali sostenibili quindi. Le lampade utilizzate solitamente sono quelle al neon, prettamente al soffitto. I tavolini del caffè ricavati dai pallet inutilizzati che vengono recuperati e rinnovati.
I pavimenti sono preferibili in cemento, legno duro o ancora meglio la resina perché donano un effetto di continuità e soprattutto un effetto liscio.
Lo stile industriale stanza per stanza
Iniziando dalla cucina che solitamente è a vista con penisola, il tavolo è molto spartano e le sedie in metallo molto minimal. Gli elettrodomestici ridotti all’osso, essenzialmente frigorifero e forno naturalmente a vista.
Il soggiorno confina spesso con la cucina, infatti non ci sono delle pareti che separano le due stanze e solitamente a riscaldare l’ambiente troviamo una stufa in ghisa o dei termosifoni a parete molto grandi.
La zona notte risulta molto accogliente, il ruolo più importante lo svolge la luce che filtra dalle finestre molto grandi con infissi semplici. Le lampade a sospensione sono le preferite e i fili devono assolutamente essere visibili. Questo dona l’idea di “work in progress” proprio come stare in una fabbrica.
Lo stile industriale quindi è molto personale, la vostra casa avrà un bel carattere temprato!