Si è da poco conclusa l’ultima edizione del The Armory Show, la prima nella nuova sede della Fiera di New York City. New York è la capitale dell’arte contemporanea da oltre un secolo, ma gli organizzatori hanno sentito questa edizione come un vero e proprio inizio, complice i nuovi, incredibili, spazi espositivi e l’atmosfera da rinascita post Covid.
The Armory Show: la storia
Con il termine Armory Show si indica la prima grande esposizione d’arte moderna internazionale, svoltasi a New York nel 1913, negli spazi espostivi della 69th Regiment Armory.
Fu una vera e propria rivoluzione, perché permise ad artisti e appassionati d’arte americani di entrare in contatto con gli stili dell’arte moderna del cubismo, dei fauve e dei futuristi. Fino a quel momento il panorama artistico americano si concentrava principalmente sul realismo.
Fu un successo, ma non fu l’unico. Più avanti negli anni New York divenne la patria dell’arte moderna e contemporanea. Proprio New York City, che prima dell’Armory Show non conosceva nemmeno i nuovi stile avanguardistici.
La fiera internazionale di New York è oggi la più importante mostra espositiva d’arte moderna al mondo.
The Armory Show edizione 2022
La cosa che più ha lasciato a bocca aperta dell’ultima edizione 2022 è stata la nuova incredibile sede della Fiera New York, che ha aperto le porte ai visitatori proprio in occasione del The Armory Show (anche se è stata utilizzata come centro vaccinale Covid nel corso dell’ultimo anno).
Una versione ridotta della fiera si era, inoltre, tenuta già lo scorso anno, ma secondo gli organizzatori questo è stato il vero debutto della sede fieristica che si trova al Javith Center, sull’11th avenue.
“Ho la sensazione che sia questo il nostro vero debutto”, ha ammesso la direttrice Nicole Berry.
I nuovi spazi della fiera e le nuove sezioni
La fiera internazionale del The Armory Show di New York si è arricchita con nuovi spazi.
“Qui c’è tutto lo spazio per muoversi tra le opere, parlare con le persone e digerire l’arte. Certo, la sensazione è di minore affollamento, ma così c’’è modo di conoscere meglio i lavori: bisogna sacrificare un po’ l’energia per avere un’esperienza più profonda. Inoltre, qui siamo molto meglio collegati e vicini a Chelsea, il quartiere delle gallerie”, spiega la gallerista Samantha Sheiness.
Inoltre, in quest’ultima edizione si sono anche aggiunte due sezioni alla fiera: Platform, curata da Tobias Ostrander, e Focus, curata da Carla Acevedo Yates.
La prima è dedicata alle traiettorie della scultura, alle grandi installazioni e alle site-specific. La seconda, invece, è dedicata ai temi legati all’ambiente e all’interazione con altri problemi, legati alla razza, al genere, al potere, alla scena artistica latino americana.
Le gallerie italiane alla fiera di New York
The Armory Show 2022 ha visto un’attiva partecipazione da parte di artisti italiani. In particolare, brillano le artiste donne a New York!
Di particolare rilievo è stata la presenza di Carla Accardi, nella galleria Mazzoleni, alla sua decima presenza alla fiera. La galleria italiana ha dedicato quest’edizione del The Armory Show alla ricerca delle donne, promuovendo un confronto tra Carla Accardi, Marinella Senatore, Rebecca Moccia e Melissa McGill.
La galleria Mazzoleni ha raccontato con entusiasmo la fiera: “Siamo molto soddisfatti della fiera e il primo giorno è stata venduta un’opera molto importante di Carla Accardi, Stella del 1964, un’opera storica dedicata a Frank Stella, acquistata da un’importante collezione privata americana.
Tanto pubblico nei corridoi e, come spesso accade in America, anche molti art advisor. La fiera è ampia e in città si avverte una grande energia con i tanti eventi in corso”.