L’esistenza degli UFO è uno dei temi più dibattuti nell’ultimo secolo, specialmente da quando gli avvistamenti degli alieni possono essere condivisi tramite fotografie o video. Le prime foto in cui si intravedono ufficialmente delle navicelle risalgono agli anni ’40 del secolo scorso ma… siamo sicuri che siano proprio le prime testimonianze visive delle visite extraterrestri sul nostro pianeta?
Secondo alcuni ufologi assolutamente no: gli avvistamenti di navicelle aliene sarebbero stati documentati lungo tutto il corso della nostra storia, anche se con mezzi diversi. A studiare questi presunti contatti avvenuti prima dell’epoca contemporanea è la clipeologia (o paleoufologia), una branca dell’ufologia.
I sostenitori di queste teorie studiano i testi antichi e, soprattutto, i dipinti. Un particolare oggetto di studio sono quelli che sembrano proprio degli ufo nei dipinti del Medioevo e Rinascimento. Dischi volanti sul cielo dietro una Madonna, navicelle volanti guidate da esserini che assistono alla crocefissione, addirittura un velivolo che illumina il Cristo in Croce. Cosa sono davvero?
Gli ufo nei dipinti sacri del Medioevo e Rinascimento
Sono i dipinti sacri del XIV-XVI secolo circa, in particolar modo quelli italiani, ad essere tra i più interessanti. Uno dei quadri più iconici è sicuramente la “Madonna col Bambino e San Giovannino” di Domenico Ghirlandaio. Non a caso viene chiamata anche “Madonna dell’UFO” o “Madonna del Disco Volante”.
Dipinta nel XV secolo è attualmente conservata nel Museo del Palazzo Vecchio a Firenze dove si può tranquillamente guardare da vicino… per notare uno strano oggetto dorato che fluttua nel cielo dietro la Madonna. E non solo sembra proprio un UFO, ma un uomo, sullo sfondo del quadro, lo sta anche osservando!
Troviamo alieni però nei dipinti di tutta Europa: ne “La Crocifissione di Cristo”, appeso sopra l’altare di un monastero in Kosovo dal 1350, si vedono due persone guidare quelle che sembrano comete… o meglio, navicelle aliene. E, ancora, ne “Il Battesimo di Cristo” che si trova a Cambridge, possiamo vedere un disco volante che emette 4 fasci di luce diretti proprio verso il momento del battesimo.
Gli ufo nell’arte: le navicelle del quadro di Capodimonte
L’esempio citato più spesso probabilmente però è “Il Miracolo della Neve” di Masolino da Panicale, esposto al Museo di Capodimonte a Napoli. In questo dipinto viene raffigurato, appunto, il miracolo che sancì la costruzione della chiesa di Santa Maria Maggiore di Roma: la neve, in pieno agosto, sull’Esquilino.
Nulla di strano, se non fosse che le nuvole sono molto abbozzate, diverse dai canoni del tempo. Hanno una forma allungata, quasi come degli scudi, e sono di colore molto scuro, quasi metallico. Più che delle nuvole, sembrano proprio degli ufo. E, sulla nuvola/ufo più grande, troneggiano il Cristo e la Madonna.
Per gli ufologi questa tavola non è solo la dimostrazione della presenza degli alieni, ma anche del loro intervento sulla terra. Una teoria, infatti, è che siano stati proprio gli alieni a far “nevicare” d’agosto, ma non era neve, era bambagia silicea, conosciuta anche come “capelli d’angelo”
Quindi sono stati davvero dipinti gli alieni?
Per quanto questi oggetti, queste immagini, ci possano sembrare davvero strane e fuori contesto, dobbiamo fermarci un attimo a riflettere. Quello che vediamo noi oggi, con le nostre conoscenze e le nostre tecnologie, non è esattamente quello che vedevano i pittori di allora.
Quelli che noi interpretiamo come UFO, non sono altro che elementi tipici dell’iconografia cristiana dell’epoca. L’oggetto che il pastore guarda dietro le spalle della Madonna con San Giovannino, non è altro che la trasposizione del versetto di Luca 2,6-30 per cui un angelo del Signore si presenta ai pastori avvolgendoli di luce per annunciare la nascita del Cristo Signore.
Le nuvole del quadro di Capodimonte non sarebbero altro che nuvole, anche se stilizzate, e si tratterebbe proprio della raffigurazione di un miracolo, quindi di un evento, di per sé, inspiegabile. I due piloti alieni che guardano la crocefissione di Cristo? Sarebbe il corrispettivo bizantino-ortodosso della raffigurazione del Sole e della Luna.
Quindi non sono navicelle spaziali quelle nei dipinti? Probabilmente no, si tratta solo dell’interpretazione dell’uomo moderno in cerca della meraviglia e del mistero.