Oggi scopriamo insieme cos’è l’UX writing, chi è e cosa fa la figura professionale dell’UX writer e perché è diverso dal copywriter.
Cos’è l’UX writing
Partiamo dal termine UX, il quale è l’acronimo di User eXperience (utente ed esperienza). Esso, infatti, viene utilizzato proprio per studiare e migliorare l’esperienza dell’utente su un sito web.
In questo settore sono fondamentali, quindi, le emozioni e le sensazioni che un determinato sito web suscita nell’utente.
UX writing, quindi, è volto a migliorare l’esperienza dell’utente, creando percezioni e sensazioni positive. Tuttavia, esso non si occupa della stesura di testi lunghi e complessi, ma di microtesti, capaci di suscitare emozioni positive in poche righe.
Questi micro testi portano l’utente a compiere delle determinate azioni nel sito web in modo del tutto naturale e lo guidano attraverso la navigazione.
Come funziona l’UX writing
Come dicevamo, il campo d’azione dell’UX writing non sono i testi lunghi e complessi, ma sono i micro testi. Il loro scopo è quello di aiutare gli utenti a muoversi all’interno del sito web e non quello di spiegare i concetti che, invece, troveremo all’interno dei contenuti e negli articoli veri e propri del sito.
La scrittura deve essere chiara e semplice e deve arrivare all’utente in maniera diretta. Spesso si pensa che questi micro testi devono essere solo funzionali, ma in realtà è fondamentale che essi siano anche emozionali, in modo da invogliare l’utente a compiere quelle determinate azioni e a continuare a navigare all’interno del sito web.
L’UX writing si occupa della stesura di testi utilizzati per:
- Le call to action.
- I sottotitoli.
- Le headline.
- I tag title delle pagine.
- Le meta description.
- Le etichette dei menù.
- Le didascalie.
- I tag alt.
- I campi dei moduli.
- Le istruzioni.
- Le FAQ.
- I messaggi di errore.
- La pagina 404.
- I testi di percorsi.
I vantaggi dell’UX writing per il sito web
Tutti questi micro testi sono fondamentali per creare l’identità del sito web e cambiare la percezione che l’utente ha di esso.
Bisogna mettersi nei panni dell’utente e capire cosa esso vuole. La cosa più importante è quella di non mettere troppa pressione o troppa serietà in determinate fasi del percorso.
Ad esempio, una ricerca di mercato ha fatto emergere come cambiare la frase “prenota ora” in “controlla la disponibilità”, ha fatto aumentare il traffico dei siti web che si occupano di turismo del 17%.
Cosa fa l’UX writer
Detto ciò, ci troviamo di fronte a una figura professionale a sé stante, che si occupa dei micro testi e di UX writing: l’UX writer.
La definizione che Google ci fornisce sull’UX writer è: “un sostenitore del design attraverso la narrazione del prodotto guidandolo, nei diversi touch point, al completamento di un’azione”.
UX writer deve lavorare a stretto contatto con diverse altre figure professionali che si occupano di un sito web: i designer, i programmatori, l’area marketing, ecc.
L’UX writer deve avere ben chiaro la tipologia d’utente con il quale deve confrontarsi e il tipo di azione che deve portarli a compiere. Questa può essere la vendita, la compilazione di un form, la navigazione di una specifica pagina del sito web.
UX writer e copywriter: differenze
A questo punto abbiamo capito che l’UX writer è una figura professionale a sé stante, che si differenzia dal copywriter.
Ecco quali sono le differenze principali:
- Linguaggio: il copywriter può utilizzare un linguaggio più tecnico, specifico o accattivante per invogliare l’utente a leggere il contenuto. L’UX writer deve portare l’utente a compiere delle azioni, perciò il linguaggio deve essere semplice e chiaro.
- Il copywriter è più vicino all’area marketing, in quanto si dedica alla fase finale della navigazione. L’UX writer, invece, è più vicino al designer, in quanto si dedica alla fase progettuale del sito web stesso.